CONSUMO FRENI IN RULLAGGIO

E’ un articolo dell’ottobre 1980 che apparve sul Notiziario dell’ANPAC, sindacato di categoria.
In esso dimostravo che in rari casi, durante rullaggi lungo taxiway estremamente lunghe e,/o in discesa, converrebbe contenere la velocità con alcuni rallentamenti, invece che una sola frenata alla fine della corsa. Ciò facendo si evita di surriscaldare i freni prima del decollo, nell’ottica di garantire la massima efficienza in caso di aborto di decollo.

---

CONSUMO FRENI IN RULLAGGIO

Quando capita di effettuare un prolungato rullaggio, dal piazza­le di parcheggio lungo una taxi-way di notevoli dimensioni, si tende a lasciar “correre” L’ae­reo alla massima velocità che riesce a raggiungere, in funzione del peso e della spinta al mini­mo, effettuando un’unica frena­ta finale al raggiungimento della posizione attesa, ritenendo di favorire sia il confort dei passeg­geri, che il nostro, accelerando questa fase.

Il pilota “economo” non si comporta così.

(Possiamo considerare costante il coefficiente di attrito, in quanto, le temperature raggiun­te, all’atto delle frenete alle ve­locità sotto considerate, riman­gono a valori notevolmente in­feriori rispetto a quelle normali di esercizio: 120-160 kts).

Il “consumo dei freni” è in fun­zione dell’attrito a cui sono sot­toposti.

L’energia cinetica dell’aereo, che con i freni trasfor­miamo in attrito, è uguale a:

0,5  *  m  *  V²  quindi:

EC=  0,5 * (peso aereo Kg / 8 m/sec² ) * (V m/sec)²

se il MY20 al MTOW ha raggiunto una velocità di 50 kts (normale in un prolungato e rettilineo rullaggio) l’EC risulterà di: