Gitanair – executive di gran classe

A firma del compianto Marco Tavasani, una presentazione e descrizione della Compagnia Gitanair.

Aprile 1984


GITANAIR

Executive di gran classe

Marco Tavasani

La flotta della Gitanair, attualmente co­stituita da due Citation II ed un Falcon 50, si arricchirà dal prossimo luglio di un Mystère 20. Il Falcon 50 unisce eccezionali prestazioni di velocità ed autonomia ac­contentandosi di piste molto contenute e viene usato di solito per le trasferte verso il Medio Oriente, l’Africa e l’America del Nord.

Bologna. Tre aeroplani, un moderno hangar con complete dotazioni di attrez­zature e ricambi e personale di prim’ordine. Questo, in sintesi, il biglietto da visita della Gitanair, la giovane compagnia ae­rea di aerotaxi «executive» costituita da appena sette mesi a Bologna, compagnia che ha base di armamento e centro opera­tivo all’aeroporto di Borgo Panigale.

L’amministratore unico della società, dottor Claudio Riffeser, giovane impren­ditore con interessi anche nell’editoria, spiega perché è stata scelta Bologna come base. «Operando da Bologna, oltre alla ov­via considerazione che la città è al centro dei passaggi obbligati Nord-Sud, possiamo of­frire un servizio vantaggioso sia per tra­sporto persone e merci che come aeroambu­lanza, ad una vasta utenza non solo dell’E­milia Romagna, ma anche di regioni limi­trofe: Veneto, Lombardia, Marche e Tosca­na. Offriamo questo servizio ad una particolare utenza, imprenditori e uomini d’affari di queste regioni che per la caratteristica attività rivolta prevalentemente all’esporta­zione di beni e servizi necessitano di un mezzo di trasporto rapido ed efficiente. Il principio «pick up, pick down» viene molto apprezzato quando si tratta, ad esempio, di discutere un contratto importante a mille o più chilometri di distanza con l’esigenza di rientrare in giornata, oppure quando è ne­cessario inviare una squadra di tecnici per interventi urgenti, senza attendere il volo di linea o le coincidenze. Anche per il trasporto di ammalati a traumatizzati il servizio si è già dimostrato economico e valido grazie al nostro personale specializzato e all’elevato confort dei velivoli e della pressurizzazione interna».

La flotta Gitanair è composta da due Cessna ‘‘Citation II” da nove posti, imma­tricolati I-KIWI e I-KESO, un Dassault “Falcon 50″ da nove posti (I-KIDO); dal prossimo luglio entrerà in linea un Das­sault “Falcon 20” (I-ATMO) da dieci po­sti. I due “Citation” sono gli aeromobili più richiesti dai clienti, anche per il tipo di impiego in rapporto al servizio, cioè alla distanza da percorrere, e il loro utilizzo si sta dimostrando abbastanza elevato. Il co­sto orario del “Citation” è di un milione e 500 mila lire oltre alle tasse di atterraggio, mentre sessanta minuti di volo del “Falcon 50” costano — tutto compreso — cinque milioni di lire. Occorre ovviamente distin­guere che l’autonomia del “Falcon 50”, 6.500 chilometri, il suo confort (dispone anche di due letti), diventano fattori de­terminanti per un certo tipo di servizi di media/lunga durata. Questo aeromobile viene di solito impiegato per collegamenti in Medio Oriente, Africa, Stati Uniti e Canada (sfruttando le correnti favorevoli Ovest-Est il trireattore ha già percorso più volte la tratta oceanica dagli Stati Uniti a Bologna «non stop»).

Il “Falcon 50” è una macchina di eccel­lenti qualità e offre grandi confort e «ap­peal» ai passeggeri: vola ad oltre 960 chi­lometri orari, raggiunge i 14.000 metri di quota, sta in volo per nove ore e ha una velocità di atterraggio molto bassa, vicina a 112 nodi. Su una tratta Milano-Roma, a pieno carico pagante, non consuma più di 800 litri di carburante. Opera da piste cor­te, spesso impossibili per macchine infe­riori, è assai maneggevole ed è – a parere del comandante Gianni Guiducci, diret­tore operazioni volo della Gitanair (e col­laboratore di JP4) – altamente mano­vriero e flessibile nell’impiego.

L’avionica del “Falcon 50”, che si basa su apparati Collins in grado di permettere operazioni di Cat. II è incentrata su un Inertial Navigation System della Litton, del tipo WLTN-72P, indispensabile per la navigazione oceanica e comunque su zone sprovviste di radioassistenze terrestri e su un doppio VLF della Global, del tipo GNS-500A impiegato principalmente per la navigazione di lungo raggio. È, in sinte­si, una avionica ricca, con ampia ridon­danza di apparati, che possiamo incontra­re su uno dei tanti «wide body» che attra­versano gli oceani da un capo all’altro del globo. L’interno del «50» ha pavimento in moquette di lana, poltroncine in pelle marrone e panno beige con comodi tavoli da lavoro in legno, due letti, due toilette e tutti i confort (Hi-Fi, bar, giornali) dispo­nibili anche sui “Citation”. Tre i posti nel cockpit: due per i piloti e uno per il “flight engineer”. Esternamente i «50», come i “Citation”, sono dipinti in bianco con quattro striscie (verde, giallo, arancio e rosso) che vanno dal muso alla coda. Il peso a vuoto dell’aereo è di 9.811 chili, mentre quello del Cessna è di 3.240 chili. Le 5.000 libbre di spinta del Pratt & Whitney del “Citation” salgono a ben 11.100 nei Garrett del “Falcon 50”; i ser­batoi del bireattore americano contengono 742 galloni di cherosene, che diventano 2.330 nel trireattore transalpino.

A tutto febbraio 1984 i bireattori aveva­no volato 302,14 ore, mentre il «50» aveva totalizzato 137,04 ore di volo. È interes­sante osservare che la Gitanair dispone i riposizionamenti gratuiti di tutti i velivoli a Linate, Malpensa, Ciampino; se i voli su­perano le dieci ore tra andata e ritorno, anche Zurigo, Ginevra, Parigi, Nizza, Francoforte, Bruxelles, Vienna, Amster­dam e Londra sono comprese nel pac­chetto di «bonus», con riposizionamenti gratuiti, istituito dalla compagnia. Parti­colare attenzione è stata posta nella scelta degli equipaggi: il personale di volo è composto da quattro comandanti (Gianni Guiducci, 6.300 ore di volo; G. Battista Morigi, 4.600 ore; Giovanni Di Girolami, 2.400 ore; Andreano Rambaldi, 14.500 ore), un primo ufficiale (Silvio Gobbato, 5000 ore), due piloti (Roberto Bassini, 5000ore e Gian Vittorio Parolari, 2.000 ore) e due motoristi (Bruno Vincenzo e Roberto Baraldi).

Il comandante Gianni Guiducci, 37 an­ni, è il direttore operazioni volo della Gi­tanair; in possesso di un curriculum di ferro (tra l’altro è stato istruttore di 1°, 2°, 3° grado e IFR) ha l’abilitazione al pilo­taggio di 32 aerei, ed ha operato in ben 190 aeroporti di 30 paesi. È responsabile della gestione degli aeroplani, controllo, adde­stramento, aggiornamento e

utilizzazione degli equipaggi, e predispone i manuali operativi, controllati dal RAI.

La regolarità, la sicurezza e l’efficienza della compagnia nascono a terra: un han­gar di oltre 2.000 metri quadrati sul lato ovest dell’aeroporto di Bologna ospita di­rezione operativa, direzione amministrati­va, direzione commerciale, ufficio tecnico e organi di controllo (complessivamente otto persone) oltre a officina meccanica, laboratorio radioelettrico, magazzino ri­cambi (che comprende parti a rotazione e parti di consumo per un valore di 400 mi­lioni di lire), e ufficio sorveglianza per il RAI. La programmazione della manutenzione a scadenza (a ore e a calendario) è gestita attraverso il sistema computerizzato CESCOM. Le attrezzature com­prendono tra l’altro, utensili di impiego generale, attrezzature specifiche per gli aerei, banchi di prova idraulici ed elettro­nici, gruppo elettrogeno, gruppo statico, trattore.

Il capo controllo di questa importante struttura è l’ingegner Hans Fischer coa­diuvato dall’ingegner Karl Boehm e da altri due tecnici. Naturalmente tutto il personale tecnico e i piloti comandanti so­no in possesso del Certificato di Idoneità Tecnica rilasciato dal RAI, inoltre tecnici e piloti hanno seguito negli Stati Uniti e in Francia, presso le case costruttrici degli aeromobili, appositi corsi di familiarizzazione con le macchine. È sintomatico che durante la nostra visita alla base operativa e a bordo di tutti i velivoli, esaminando il quaderno tecnico di bordo non abbiamo rilevato alcuna annotazione da parte dei comandanti, relativamente ai voli effet­tuati negli ultimi quindici giorni. Il risultato di questa capillare organizzazione lo­gistica, oltre a prevedere le normali ispe­zioni prevolo e quelle calendariali, garan­tisce un servizio 24 ore su 24 e permette di predisporre un volo executive o sanitario per qualsiasi destinazione in tempi assai ristretti.

La Gitanair potrebbe guardare in futuro anche in direzione del «terzo livello». «A condizione che» precisa Claudio Riffeser «ci siano reali contenuti di economicità su al­cune rotte, anche frontaliere con Svizzera, Austria e Jugoslavia, e — ad esempio — su una Bologna – Verona – Bolzano. In questa ipotesi, e noi seguiamo con molta attenzione l’evolversi e la maturazioe di questo tipo di trasporto commerciale, potremmo indicare come macchina adatta un 18 posti, come il Fairchild Metro III».

LA GITANAIR

La Gitanair S.p.A. (capitale sociale lire 9.000 000.000) con sede a Bologna, ai sensi e per gli effetti del Regolamento tecnico del RAI è in possesso del Certifi­cato di Idoneità Tecnica (CIT) n. 4031 ri­lasciato dal Registro Aeronautico Italiano il 5 luglio 1983 ed è classificata nella classe esercente, Categoria «Trasporto pubblico passeggeri e merci», abilitazio­ne «per velivoli tipo Cessna 550 e Dassault Mystere 20 e 50». Inoltre è ricono­sciuta idonea all’impiego velivoli del tipo predetto, a eseguire la manutenzione a velivoli di predetto tipo come indicato nel documento di abilitazione; a provvedere a mantenerli in efficienza nei modi pre­scritti; ad addestrare il proprio personale.

A tutto il febbraio 1984 i due Citation hanno accumulato 302,14 ore di volo ed il

Falcon 50 137,04. Nell’immagine la flotta raccolta all’ntemo dell’hangar posto sul lato ovest dell’aeroporto di Bologna.

Gitanair – Citation II

Gitanair – Falcon20

EuroJet

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