Indicatori ottici di planata

Due chiacchiere nel cockpit

Rubrica tecnica-operativa e professionale a cura del comandante Gianni Guiducci

Caro lettore, amico collega pilota, questa nuova rubrica ha come scopo la trattazione di argomenti tecnico-operativi e professionali. Chiedo scusa sin d’ora ai colleghi per la terminologia che deve essere comprensibile anche ai « non addetti»; a tutti per i disegni che appariranno, poiché saranno di mio pugno. È mia intenzione toccare, di volta in volta, aspetti che possano generalmente interessare coloro che per sport, passione o lavoro passano del tempo in una Cabina di Pilotaggio.

Il Cockpit è il luogo che meglio di ogni altro favorisce la facilità di rapporto, sia umano che professionale, tra due Piloti. Il momento migliore è al parcheggio tra un volo e l’altro, quando, scambi di idee possono scaturire indifferentemente dal volo appena concluso, dalla sosta nell’aeroporto o dal nuovo volo da intraprendere. Rimango quindi in attesa di vostre gradite domande od indicazioni che diverranno oggetto per tutti di… DUE CHIACCHIERE NEL COCKPIT.

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INDICATORI OTTICI DI PLANATA

Quale argomento di apertura di questa Rubrica, ho scelto la trattazione di una strumentazione utile ed economica, utiliz­zabile da Piloti di ogni livello ed instal­labile su qualsiasi pista: il VASIS.

Il Visual Approach Slope Indicator System (VASIS) permette al Pilota di visua­lizzare «l’ottimo sentiero di planata» per un sicuro atterraggio. Questa indicazione gli viene fornita da una serie di luci che lo possono aiutare da una distanza massima, nelle condizioni migliori di impiego, di circa 7-10 Km, fino al «contatto». Pur es­sendo visibili con un angolo, rispetto al­l’asse pista, di 10°-25°, il loro uso è da con­siderarsi attendibile solo quando si è al­lineati.

Pur avendo lo scopo finale in comune, esistono diversi tipi di VASI, perciò li suddivideremo in base al sistema di lavoro.

TIPO SENZA PIANI DI AVVICINAMENTO:

Un tipo decisamente unico è quello de­nominato «VASI FRANCESE» che sfrut­ta la capacità dell’occhio umano di perce­pire le variazioni di luminosità. È compo­sto da due gruppi di tre luci bianche poste ai due lati della pista intorno al «punto di contatto». Il Pilota deve cercare di ottene­re, o meglio mantenere, la stessa lumino­sità in tutte le lampade; se ciò non accade, dovrà iniziare una correzione fino a rista­bilire l’esatta pendenza dell’aereo lungo la traiettoria desiderata. In base a quali e quante luci non corrispondono al deside­rato, saprà se deve aumentare o diminuire il Rateo di discesa.

TIPI CON PIANI DI AVVICINAMENTO:

La differenza tra il precedente sistema ed i prossimi, consiste nel fatto che sono predisposti dei piani fìssi di avvicinamento (tipo: alto, corretto, basso, ecc.) contrad­distinti e visualizzati da colori diversi o da un numero differente di luci. Dobbiamo ulteriormente suddividerli in due gruppi: il primo con insiemi di luci posizionate in un solo lato, il secondo gruppo con insiemi di luci posizionate uno in ogni lato della pista.

Sistemi VASI 3-BARRE: consistono in gruppi di luci, ognuno formato da 8 fari, posizionati ai due lati della pista. La va­riazione di piano (alto, corretto, basso) è visualizzata tramite i diversi colori delle lampade (bianche, rosse). Sono conside­rati come due sistemi distinti «VASI 3- BARRE» e «WIDE BODY VASI 3- BARRE», ma, in realtà, sono lo stesso apparato che viene «visto» ed «interpretato» diversamente a seconda delle dimensioni dell’aereo (altezza cabina) come indicato nella fig. I. Il Pilota dell’aereo più grande legge in realtà «alto», mentre l’interpre­tazione» giusta è «corretto». Col sistema VASI 3-BARRE si ottengono un totale di 4 piani di avvicinamento.

Sistemi VASI 2-BARRE e A-VASI: of­frono 5 piani di avvicinamento visualizzati dalle combinazioni di 3 colori (bianco, ro­sa, rosso) e formati da un gruppo di 6 luci, nel VASI 2-BARRE, o 4 luci, nell’A-VASI.

Sistema PAPI: è simile ai due prece­denti, ma formato da gruppi di 4 luci di due soli colori (bianco, rosso).

Sistema T-VASI: è il più completo poiché crea ben 8 piani di avvicinamento che danno la possibilità di contenere gli errori durante la planata. Se il sistema avesse solo 3 piani (fig. 2), l’aereo do­vrebbe ottenere l’informazione «alto» o «basso» prima di iniziare una correzione che lo riporti sul piano ottimale, ma così facendo sarà difficile al Pilota valutare con quale rapidità si avvicina al piano deside­rato. Avendo a disposizione 8 piani, si è in grado di riconoscere l’entità dellerrore e di conseguenza è possibile apportare la cor­rezione necessaria per riguadagnare il piano «corretto» e tentare di mantenerlo (fig-3).

La «tabella di raffronto» che Vi ho pre­parato, dà l’interpretazione e la visualizza­zione di tutti i tipi di VASIS; la «visione pista» è solo indicativa.

Rimango in attesa di vostre gradite let­tere.

Schemi di planata con l’ausilio di sistemi ottici. Il T-VASI è il più completo perché crea ben otto piani di avvicinamento che danno la possibilità di ridurre al minimo gli errori. Nella pagina seguente è riportata la visualizzazione e l’interpretazione di tutti i tipi VASIS.

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